pesso mi sono chiesto: “Cosa vuol dire essere consapevoli?”. Ho letto libri, ascoltato intellettuali, scienziati, sociologi e psicologi, ma più cercavo risposte, più sentivo di non capire. La consapevolezza, secondo molti, è definita come:
- “Conoscere se stessi e sapersi esprimere, sia verbalmente che attraverso il linguaggio del corpo”.
- “La capacità di intuire, percepire, riconoscere e dare un nome alla realtà in ogni ambito della vita”.
- “Un processo cognitivo che permette di essere a conoscenza di ciò che viene percepito e delle proprie risposte comportamentali”.
Tutte definizioni interessanti, ma che non mi hanno mai pienamente convinto. Perché? Perché mi rendevo conto che la nostra percezione, la nostra intuizione e perfino la realtà stessa erano offuscate dalle credenze che ci erano state imposte.
La consapevolezza come rottura degli schemi
Essere consapevoli non è accettare passivamente ciò che ci viene insegnato. Non è semplicemente “comprendere” il mondo attraverso definizioni preconfezionate. Essere consapevoli significa rompere gli schemi, mettere in discussione tutto – anche noi stessi.
È un cammino che va oltre le credenze dominanti e la storia che ci hanno raccontato. È come diventare viaggiatori nel tempo, esploratori della storia e della conoscenza, alla ricerca delle “briciole di pane” nascoste nelle narrazioni passate. Significa avere il coraggio di spazzare via le credenze imposte e iniziare a costruire un mondo nuovo. Solo allora potremo forse davvero avvicinarci alla consapevolezza.
Le credenze che ci imprigionano
Viviamo in una realtà occidentale costruita su un sistema di credenze che ci imprigiona e limita la nostra capacità di vedere oltre. Alcune di queste credenze dominanti sono:
- Siamo tutti in competizione e vale la legge del più forte
Questa credenza ci divide e alimenta un sistema di conflitti e sopraffazioni. Veniamo educati a credere che la vita sia una lotta costante, dove solo i “più forti” vincono. - L’universo è una macchina, e anche il nostro corpo lo è
La scienza moderna ci ha insegnato a vedere l’universo e il corpo umano come semplici meccanismi. Questo riduzionismo ci priva della possibilità di percepire la complessità, la bellezza e l’energia che animano ogni cosa. - Il nuovo dio è la tecnologia scientifica
Viviamo nell’illusione che la tecnologia risolverà tutti i nostri problemi. La adoriamo come una divinità onnipotente, dimenticando che è solo uno strumento, e che dipende sempre dall’uso che ne facciamo.
Un nuovo mondo con nuove credenze
Se vogliamo davvero evolverci, dobbiamo mettere in discussione queste credenze. Dobbiamo chiederci:
- Perché accettiamo queste idee come verità assolute?
- Chi trae vantaggio dal nostro modo di pensare?
- Come possiamo iniziare a costruire un nuovo sistema di credenze, basato sulla cooperazione, sull’armonia e sulla connessione?
La matrix in cui sopravviviamo è una nostra creazione, e come tale può essere cambiata. Basta cambiare i presupposti. Viviamo avvolti in una cappa di nebbie che ci limitano, ci risucchiano nella materia e ci oscurano l’orizzonte.
Ma Dio non è morto. E nemmeno il nostro “io”, anche se spesso dorme, coperto di cenere e fango. E non parlo del nostro ego: intendo quella scintilla divina che arde in ognuno di noi, unica e irripetibile. È quella scintilla che, anche nei momenti più bui, bussa alla porta del cuore, esortandoci a uscire dalle nebbie e a vedere oltre.
Non è semplice. Spesso trascorriamo la vita come in un sogno, aspettando la nostra fine, sapendo che c’è qualcosa che ci sfugge, ma senza mai fermarci davvero a chiederci perché. Eppure, è proprio in quella domanda che si nasconde la possibilità di un risveglio.
Conclusione: Il potere del pensiero consapevole
La consapevolezza non è un punto d’arrivo, ma un processo continuo. È avere il coraggio di guardare la realtà con occhi nuovi, di mettere in discussione le “verità” che ci hanno raccontato e di immaginare nuove possibilità.
Inizia tutto da un primo passo: informarsi, riflettere, condividere. Creare nuove credenze significa aprire la strada a un nuovo modo di vivere, un nuovo modo di essere.
I Quaderni della Conoscenza nascono proprio da questa necessità. Sono uno strumento per riflettere, per rompere gli schemi, per abbandonare le vecchie narrazioni e tracciare un nuovo cammino. È un invito a riscoprire chi siamo veramente e a immaginare un mondo dove non siamo più schiavi delle credenze dominanti.
E tu? Sei pronto ad ascoltare quella scintilla che bussa al tuo cuore? Sei pronto a uscire dalle nebbie e riscoprire chi sei veramente?